Women use more medicines than men because they fall ill more often and suffer more from chronic diseases, but also because women pay more attention to their health and have more consciousness and care about themselves. Although medicines can have different effects on women and men, women still represent a small percentage in the first phases of trials (22%) which are essential to verify drugs dosage, side effects, and safety. Even though women are more present in trials, studies results are not presented with a gender approach. This situation is due to educational, social, ethical and economical factors. The scientific research must increase feminine presence in clinical trials in order to be equal and correct, and all the key stakeholder should be involved in this process. We still have a long way to cover and it doesn't concern only women but also children and old people. The aim is to have a medicine not only illness-focused but patient-focused: a medicine able to take into consideration all the patient characteristics and so to produce a really personalized therapy. What above described is part of the reasons why in 2005 was founded the National Observatory for Women's Health (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, ONDa) which promotes a gender health awareness and culture in Italy, at all the levels of the civil and scientific society.
Le donne usano più farmaci degli uomini perché si ammalano di più, soprattutto di patologie croniche, ma anche perché sono più attente al tema della salute in generale e hanno più consapevolezza e cura di sé. I farmaci tuttavia possono avere effetti diversi su uomini e donne. Ciò nonostante, oggi, le donne sono ancora poco rappresentate nelle prime fasi dei trials clinici (22%), essenziali per verificare dosaggio, effetti collaterali e sicurezza dei farmaci, e, anche quando vi partecipano in misura rilevante, i risultati degli studi non sono elaborati in modo differenziato. I motivi di questo status quo sono ascrivibili a diversi fattori: formativi, sociali, etici ed economici. Aumentare la presenza femminile nelle sperimentazioni è un inderogabile obiettivo che si deve dare un sistema-ricerca che si voglia definire corretto ed equo, e ad esso devono contribuire tutti gli attori direttamente ed indirettamente coinvolti. La strada da percorrere è ancora lunga e non riguarda solo la salute femminile ma anche quella di bambini e anziani. L'obiettivo è quello di arrivare a una medicina che non sia solo focalizzata sulla malattia ma sul paziente e che sappia quindi tenere conto di tutte le caratteristiche di ciascun paziente: in questo modo si otterranno terapie realmente personalizzate. Proprio su tali considerazioni, e sulla medicina di genere in generale, si fonda l'azione che ogni anno l'Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (ONDa) porta avanti con istituzioni, società scientifiche ed associazioni di pazienti, università e ospedali, aziende e fondazioni e ovviamente con la popolazione.